6 passi da seguire per riaccendere i motori di un’azienda

By 28 Aprile 2020
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Fermarsi e cambiare prospettiva per rielaborare obiettivi di marketing e piani di comunicazione del brand.

 

Un cambiamento globale, una situazione assurda al limite del peggior scenario distopico ha improvvisamente riconfigurato la situazione sociale, politica ed economica di un intero pianeta, coinvolgendo per la prima volta nella storia miliardi di persone costrette nel proprio spazio domestico, causando la sospensione di imprese e attività.

L’emergenza da coronavirus, ha restituito l’immagine di un’umanità fragile, ipersensibile e al contempo responsabile della salute pubblica, come custode impreparato dell’umanità.

Un’apocalisse senza ritorno, che richiede a tutti noi una grande dose di coraggio nell’affrontare la situazione, nonché la ricerca di ogni seme di positività che ogni evento negativo può portare con sé. Ed è da questi fattori che ognuno di noi deve attingere per poter guardare al futuro:

  • attenzione all’ambiente;
  • collaborazione e interconnessione tra le persone;
  • uso consapevole della tecnologia;
  • riorganizzazione degli spazi e del lavoro;
  • gestione del tempo;
  • ricerca introspettiva;
  • importanza delle relazioni interpersonali.

Aziende, imprenditori e lavoratori, stanno attraversando un periodo di profonda incertezza, in cui purtroppo la paura sta facendo spazio all’angoscia, sentimento estremamente pericoloso dal quale è fondamentale allontanarsi per poter reagire.

L’economia mondiale sta subendo un forte rallentamento che con ogni probabilità sarà la causa di una grave recessione, pertanto nel momento più opportuno sarà indispensabile trovare la forza di rialzarsi, farsi carico della situazione corrente e studiare strategie appropriate e funzionali per risollevare le sorti e il benessere della propria multinazionale, piccola-media impresa o attività commerciale.

Accendere il senso di resilienza per iniziare a curare le ferite da coronavirus, apportando soluzioni innovative e concrete.

6 suggerimenti pratici per la ripartenza aziendale 

 

  1. Fermarsi, riflettere e mettere in sicurezza

In situazioni inaspettate di pericolo, l’essere umano è portato istintivamente a dimenarsi e agitarsi, perché spinto dall’istinto di sopravvivenza. È  invaso da una forte sensazione di timore che mette in allerta l’organismo spingendolo a reagire d’impulso. Reazioni inconsulte potrebbero provocare gravi ripercussioni e conseguenze sull’azienda e sulla squadra di collaboratori.

Per questo motivo, per un primo momento è consigliato fermarsi, respirare profondamente e non agire in modo impulsivo.

La calma, la consapevolezza e l’introspezione sono indubbiamente il primo corretto approccio alla situazione. Ricentrare le primarie esigenze, praticare un’attenta autosservazione e adottare un consapevole distacco permettono di adottare comportamenti più ragionati.

La prima indispensabile azione è quella di mettere in sicurezza sé stessi, i collaboratori e l’azienda.

Questa fase di protezione permette all’individuo di recuperare la percezione del controllo e restituire padronanza della situazione. Muove l’individuo dalla paura alla quiete.

Ascoltare sé stessi e l’ambiente esterno, comprendere e dare un senso alla situazione che ha momentaneamente stravolto la normalità per ricominciare a porsi domande.

“Verso quale meta mi sto dirigendo? Dove e in che modo sto conducendo la mia squadra? Conosco me stesso? Conosco la storia dell’azienda e i miei collaboratori?”.

Risulterà utile impiegare il tempo della pausa globale alla ricerca di risposte corrette che guideranno l’azienda o l’attività commerciale lungo il cammino di rinascita e ripartenza.

 

  1. Ridisegnare il destino, cambiando prospettiva

Essere gli artefici della propria rinascita, immaginando nuovi scenari e maggiori opportunità per il futuro. Cambiare prospettiva, accettare i continui mutamenti che interessano l’umanità e ripartire non da un’idea distruttiva della pandemia, bensì costruttiva.

Tenere alto il morale, dominare le emozioni negative, allenare l’empatia e sviluppare la sensibilità aiutano a costruire la corazza dell’antifragilità, che permette a leader e collaboratori di avere una chiara e profonda percezione dei fatti e della situazione globale.

Si richiederà un impiego di forze fisiche e psichiche al di là di ogni immaginazione, ma in questa fase diviene vitale sostituire la vecchia visione pessimistica con una nuova e più utile visione ottimistica e propositiva. Alleggerire e svuotare il proprio bagaglio di credenze e comportamenti obsoleti è un efficace allenamento per far spazio a soluzioni concrete, innovative e sostenibili.

Costruire insieme al team un’inedita cultura aziendale o corporate culture, fatta di valori, comportamenti e codice etico da diffondere e condividere.

Prepararsi per vivere e sopravvivere in un futuro ignoto e lasciarsi orientare dalla legge dell’interconnessione di fattori naturali, economici, politici e sociali. Infatti, per un’ aziende o un’organizzazioni che vuole staccarsi definitivamente da un atteggiamento disfattista e indifferente, è essenziale credere nel potere delle 3P: Profitto, Persone e Pianeta, progettando e attuando strategie di business che oltre ad avere il consueto obiettivo di generare profitto, si pongono rigidamente il fine ultimo di creare un impatto positivo sull’ambiente.

Sviluppare autodisciplina nel creare alternative adatte a ristabilire e riacquistare equilibrio e armonia in sé stessi e nell’impresa, è il giusto mood per ripartire allontanando il rischio di commettere gli stessi errori del passato.

 

  1. Dialogo sincero e condivisione con i collaboratori

Il valore di un’azienda e di un leader si deduce dal comportamento con dipendenti e collaboratori, in particolare nei momenti di crisi. Saper ascoltare le voci, i pensieri, le angosce e le perplessità, immedesimarsi nelle loro vite e leggere tra le righe dei loro sguardi, per capire come muoversi e quali decisioni prendere, sono requisiti ormai imprescindibili.

I dipendenti rappresentano un asset fondamentale e hanno un ruolo cruciale per l’azienda, per questo motivo hanno il diritto di essere coinvolti nelle decisioni prese dall’azienda e meritano gratificazione per l’assiduo impiego delle loro forze e competenze nel lavoro. Raccontare le iniziative, aggiornare con costanza, condividere la realtà dei fatti e comunicare con trasparenza senza negare l’evidenza, porta il collaboratore a sentirsi parte integrante del progetto e della vita aziendale.

Un vero leader si dimostra tale quando riesce e contaminare i propri collaboratori con motivazione, passione e spirito proattivo proteggendo, curando e infondendo sicurezza, come i genitori fanno con i propri figli. Gesti memorabili e stimolanti per la ripresa.

 

  1. Interazione con i clienti

In questo periodo di difficoltà e incertezza, le persone sono più propense al risparmio e all’acquisto di beni di consumo essenziali e di primaria necessità. Ecco che per brand e aziende è giunta l’ora di modificare l’approccio comunicativo che deve essere meno promozionale e più empatico.

In situazioni di crisi il brand deve avvicinare idealmente le persone, deve interagire e dar loro motivi validi per cui sentirsi orgogliosi di far parte di una community. Le persone, si ricorderanno per sempre di come un’azienda o un brand hanno gestito la situazione, perciò instaurare un rapporto di fiducia con il pubblico, concentrarsi su ciò che è veramente importante per il cliente ed essere presente ogni giorno, garantirà un accrescimento delle reputazione del brand.

Le interazioni costruttive, emozionali, esperienziali e coerenti, fidelizzano e coinvolgono il cliente.

 

  1. Rielaborare strategie di marketing e comunicazione: vietato vendere a tutti i costi

Mettere da parte per un attimo la parola “vendere ad ogni costo” e dedicarsi al brand purpose dell’azienda. Rifocalizzarsi sul “perché” e la motivazione originaria che ha dato vita e ispirato l’idea di brand o azienda, per poi narrarlo. Puntare a una comunicazione valoriale, riformulare e riadattare gli obiettivi di marketing affinché vadano incontro alle esigenze dei consumatori.

Oggi non “vince” chi vende, ma chi influisce positivamente sulle persone. Le stesse che scelgono i brand del loro cuore nelle cui mani riporre fiducia e con cui condividere momenti importanti della propria vita, perché specchio di valori e credenze che rendono il brand rilevante e indispensabile.

Elaborare strategie di comunicazione educative, di intrattenimento e informative, per narrare i propri valori e individuare tecniche, strumenti e canali approprianti e coerenti alla value prpoposition, ha la forza di creare connessioni emotive con il pubblico, costruire relazioni stabili e durature nel tempo e migliorare la brand positioning.

 

  1. Perseveranza a lungo termine

Il futuro cambierà, niente tornerà come prima, perciò è indispensabile avere la competenza di viaggiare nell’avvenire dell’azienda, per immaginare, vedere e sentire ciò che succederà per mano delle decisioni prese nel presente. Anche se sembra impossibile, pensare a lungo termine è indispensabile.

Occorre tendere a velocizzare le operazione di verifica sul mercato delle nuove pratiche e analizzare i risultati inseriti in un contesto di lungo periodo. Per ottenere i benefici desiderati serve tempo e pazienza, che se ben dosata, influenza le iniziative di oggi e i risultati di domani.

La nuova visione strategica, frutto della situazione di chiusura e insicurezza provocata dall’emergenza sanitaria ed economia, deve protrarsi nel tempo e non fare passi indietro. Trovato un equilibrio stabile, diviene essenziale procedere con l’elaborazione di un piano strategico a lungo termine.

Avere il coraggio di scegliere in un mondo in cui mancano punti di riferimento, capire che cosa può essere controllato da competenze, volontà, creatività e imparare a praticare la resilienza nel migliore dei modi, sono metodi efficaci per ottimizzare energie, progetti e impegno.

“Non conta predire la pioggia, conta costruire l’arca.” Warren Buffet

 

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